Praticare Carpfishing in piccole cave richiede più attenzioni di quello che si pensi.
Sono spesso acque intricate, misteriose, e la prima cosa da tenere veramente in considerazione a mio avviso sono le condizioni metereologiche. Una perturbazione nel periodo giusto può mettere in moto le nostre amiche portandole spesso ad una prolungata frenesia che aumenterà le nostre probabilità di cattura.
Per la scelta dello spot di pesca, gli ostacoli sono sempre un elemento cardine che permette di lanciare con fiducia. Grosse legnaie, sassaie, vecchi pontili e chi più ne ha più ne metta, sono tutti ottimi ripari per qualsiasi tipo di pesce e, di conseguenza, anche per le nostre amate “prede”. Caratteristica fondamentale da non trascurare di queste strutture è proprio la loro capacità di assorbire il calore emanato dal sole durante le ore diurne per poi rilasciarlo gradualmente nelle ore notturne, quindi come è facilmente intuibile questi sono ottimi spot, soprattutto in periodi invernali dove qualche grado in più può fare la differenza.
Altro punto fondamentale per questi ambienti sono le fasi lunari.
Personalmente le mie più belle sessioni le ho fatte in presenza di luna da gibbosa crescente a piena. Me lo spiego in questo modo… La grande luce emanata da questo piccolo pianeta satellite mette in attività i microorganismi acquatici e non solo, provocando una reazione a catena che va a stimolare anche l’appetito delle carpe, motivate dalla ricerca di un pasto “più facile del solito”.
Presentare in acqua una boilies ben fatta, attrattiva e altamente digeribile è fondamentale perchè permette di competere con l’alimento naturale che, in circostanze simili, si rende ancor più disponibile in acqua. In pesca nulla va lasciato al caso, poi ogni posto ha le sue regole e solo con l’esperienza si potranno comprendere meglio le dinamiche tipiche di ogni ambiente.
STRATEGIE DI PASTURAZIONE:
La pasturazione varia molto a seconda dell’ ambiente in cui vogliamo immergere le nostre lenze, infatti possiamo trovarci di fronte ad ambienti molto pressati come a degli specchi d’acqua completamente vergini.
PICCOLE CAVE PRESSATE:
Teniamo in considerazione che parliamo sempre di piccoli ambienti, quindi scordiamoci sin da subito di tirare in acqua ingenti quantità di esche, a maggior ragione in posti pressati, dove possiamo tranquillamente evitare anche pasturazioni preventive in quanto il pesce sarà già abituato a trovare delle esche nei punti di alimentazione.
Meglio un approccio “leggero”, concentrando poche e buone boilies spezzettate/intere intorno alla zona dove abbiamo deciso di calare il nostro terminale.
In questi ambienti, spesso, dopo una partenza si tende a pasturare in ugual misura o anche più del dovuto, convinti che sicuramente il pesce che è partito abbia spolverato tutto quanto. Ecco, secondo me questo è sbagliato… dobbiamo tenere in considerazione il fatto che il pesce possa aver aspirato soltanto poche palline prima dell’allamata o addirittura aver aspirato direttamente la boilie innescata. Di conseguenza, se noi pasturassimo nuovamente come la prima volta, potremmo correre il rischio di sovraccaricare lo spot rischiando di “bruciarlo”.
Eccezione vale ovviamente se nel lago è presente numeroso pesce di disturbo… In quel caso la quantità di pasturazione può aumentare sensibilmente.
PICCOLE CAVE VERGINI O SEMI/VERGINI:
Per chi invece possiede la fortuna di approcciarsi ad un ambiente vergine il discorso cambia. Qui, una pasturazione preventiva può far la differenza. Ben impostata, protratta nel tempo e durante la stagione giusta, offre la straordinaria possibilità di portare sul materassino gran parte della popolazione di carpe presenti.
Prima di tutto consiglierei di fare un sopralluogo, osservare bene l’acqua ed eventuali movimenti del pesce, cercando di individuare le zone di alimentazione o di stazionamento/passaggio delle nostre amiche. In primavera è preferibile lavorarsi una zona di acqua bassa, mentre se la pasturazione viene fatta in autunno, potrebbe essere meglio concentrarsi in acque più profonde.
Una volta scelta la zona, è opportuno iniziare una pasturazione mirata ed intervallata. Le prime due pasturate potrebbero integrare boiles e granaglie, le quantità inizialmente dovranno essere abbastanza abbondanti (sempre rapportate al tipo di specchio d’acqua e alla stima di carpe presenti, spesso individuabili dal numero di salti negli orari giusti) e dovremmo cercare di coprire una zona più ampia possibile per poi andare a diminuire nei giorni seguenti dove andremo anche pian piano ad eliminare le granaglie… il penultimo giorno prima della pescata consiglio di lasciare riposare lo spot e rinfrescare con pochi etti di boiles concentrate sulle zone di pesca il giorno prima della sessione.
La scelta dei giorni di pasturazione è importante, soprattutto se si ha intenzione di continuare la pasturazione nel tempo.
Molto spesso le pasturazioni più efficaci sono quelle che si protraggono per mesi interi e che permettono di stanare un grande numero di esemplari. Per fare ciò, è necessario rispettare un metodo rigoroso che prevede almeno tre pasturazioni a settimana o più, a seconda del tempo a disposizione. Ovviamente più le pasturazioni sono frequenti, minore sarà la quantità di boilies ad ogni pasturata, mentre se possiamo recarci a pasturare non più di una volta a settimana, in quel caso dovremo avere sicuramente una mano più pesante.
Le quantità di boilies sono sempre diverse e dipendono totalmente dalla quantità di pesce stimato e dalla grandezza del settore scelto. Ogni caso è a se e sta al pescatore acquisire la sensibilità necessaria. L’esperienza, come sempre, saprà insegnare…
BOILES ED INNESCHI:
Ok, abbiamo parlato di condizioni ottimali per una pescata, di come impostare una pasturazione in questi ambienti al fine di ottenere più risultati … ma non abbiamo ancora parlato di una cosa molto importante per l’esito di una sessione: la boilies.
Per pescate veloci la tipologia di palline scelte fa spesso poca differenza, ma se vogliamo condizionare il pesce e stanare il maggior numero di esemplari durante l’intera campagna di pasturazione, è necessario che la pallina che presenti abbia caratteristiche nutrizionali adatte alla stagione e che, soprattutto, sia perfettamente digeribile.
Dedicare tempo ad una pasturazione prolungata può dare soddisfazioni straordinarie, ma è fondamentale credere a pieno nella pallina che si sceglie. Proprio perché le carpe possono scegliere cosa mangiare, ha ben poco senso a mio avviso presentare in acqua una boilies industriale, piena di stabilizzanti, farine povere, coloranti, e cosi via… oltre a far danno al pesce, verrebbe totalmente vanificata la pasturazione. Ricordati che la carpa può sempre scegliere cosa mangiare e sta a te offrirle il miglior alimento possibile per evitare che il tempo a pesca venga sprecato.
Personalmente ho preso grande confidenza con #BeautifulMonster, una delle boilies più versatili di casa Freedom, una pallina che ritengo adatta soprattutto per prolungate campagne di pasturazione proprio per via del fatto che ha un profilo nutrizionale bilanciato (non sazia le carpe) studiato per mantenere attivi i pesci sugli spot per lunghi periodi.
Parlando di inneschi, principalmente sono un amante delle presentazioni bilanciate, credo che siano molto efficaci in qualsiasi tipo di acqua e condizione.
Una presentazione bilanciata infatti ha molti vantaggi… resterà sempre ben visibile e al di sopra di foglie, fango o detriti depositati sul fondo e, cosa più importante, agevolerà notevolmente l’aspirata da parte di una carpa, consentendo ottime allamate.
Filippo Anedda
Questo sito web utilizza cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per altre finalità come specificato nella cookie policy. Puoi liberamente prestare, rifiutare o revocare il tuo consenso in qualsiasi momento. La chiusura del banner comporta il consenso ai soli cookie tecnici necessari.
Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.
1 Comment
buona sera qualche cava x, fare carp fishing su Roma o Viterbo